Dove ero arrivata? Ah sì...ai maglioni per il Min ,e non solo perché la competizione con le amiche virtuose della lana era frenetica.
E poi....stop, basta. Dopo la laurea la vita si è ispessita (non il punto vita...quello ha cominciato a ispessirsi più avanti negli anni) Lavoro (io ,che dalla prima elementare alla fine del liceo ho sempre odiato e per nulla cordialmente la scuola, ci sono caduta a capofitto e ci sono rimasta per più di 30 anni!!!!), impegni, amori, viaggi, conflitti e così via e per un po' ho smesso di dedicarmi alle arti muliebri (quelle dell'ago e dei ferri da calza intendo!) .
Qua e là intanto riemergeva la memoria del punto croce (zia Mariuccia dal Perù ci faceva pervenire tovaglie bellissime da lei ricamate) e poi le amiche iniziavano a diventare mamme (e io zia) e allora ho cominciato a incrociare fili su tessuto Aida. Pian piano (mica tanto piano a pensarci) è diventato un hobby che mi ha portata a produrre bavaglini, asciugamani, quadretti per la cameretta, cuscini et similia da donare perlopiù a piccole vittime inconsapevoli ma anche a madame che si sdilinquivano in complimenti e ringraziamenti (povere!).
Il crosstitch però mi ha anche aiutata a superare lunghe attese "penelopiche" (non chiedetemi chiarimenti in merito,grazie), e mi ha intrattenuta nelle serate in cui non c'erano compiti da correggere o non uscivo e durante le lunghe sedute di chiacchiere politiche o di autoanalisi ( "che fole" direbbe mio padre) con qualche amica .
E ora resistete fino alla prossima puntata quando scoprirete attraverso quali peripezie sono arrivata allo stato attuale di "grande brodeuse d'Italie" che è una benemerenza che poche ottengono!!!
è quello che rimpiazza quello della passione....è meno faticoso......più comodo....non costa molto....e deve piacere solo a me!!!!
giovedì 23 febbraio 2012
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